Tre giochi da fare sul lettone con tuo figlio o tua figlia

Tre giochi da fare sul lettone con tuo figlio o tua figlia

Oggi pomeriggio, dopo un po’ di videogiochi e prima di leggere il mago di Oz, Noa (mio figlio di quasi 11 anni) mi chiede” “Mamma giochiamo sul lettone?”

I giochi sul lettone sono i nostri preferiti, da quando ha circa 4 anni, e  ci dedichiamo almeno un paio di sedute a settimana. Oggi riflettevo sul fatto che questi giochi negli anni sono cambiati: siamo passati dal “playfight”, ai giochi con il bastone della scopa, che ci permettevano di fare dei giochi di resistenza al salto in mille varianti (abbiamo anche una tabella attaccata alla porta della camera su cui Noa segnava i progressi) e , nell’alambicco del gioco, abbiamo distillato tre dei suoi preferiti, che sono quelli che facciamo piu spesso (una sessione dura in media 20 minuti).

Non serve niente per farli se non voi stessi e un bel lettone!

Playfight
Una lotta giocosa, in cui non ci sono morsi, né calci, né pugni, né solletico. La regola principale (con variazioni che inventiamo di volta volta) è cercare di buttare giù dal letto l’altra persona. L’altro deve toccare con entrambi i piedi a terra altrimenti non si fa punto.
Qui trovate un articolo in cui spiego in maniera molto esauriente come si gioca e le nostre tante varianti, alcune parole magiche e quanti e quali benefici dà questo tipo di gioco. Qui un seminario per genitori che ho tenuto in pandemia 🙂

Acchiapparella

Il gioco che conoscete tutti, ma visto lo spazio ridotto della camera giriamo in un circuito in cui il senso di marcia è soltanto uno, che passa sopra al letto (con capriole e salti) e poi gli corre intorno, per poi tornare sul letto. Non si può prendere la persona deviando da questo percorso, il che lo rende più difficile, perché se potessimo scendere dal letto da qualsiasi lato sarebbe troppo semplice. (per farla semplice giriamo in tondo intorno al letto!:)
La cosa che lo diverte di più è che io faccia dei versi gutturali e pseudo mostruosi quando cerco di acchiapparlo. Ha 11 anni, ed è meraviglioso che ancora si diverta a fare questo gioco come quando Era piccolissimo. Lo guardo e mi viene una stretta allo stomaco pensando che probabilmente, fra un po’, questo gioco diventerà troppo scemo per i suoi gusti. (Ride così tanto che dobbiamo fermarci ogni pochi secondi).

Mosca Cieca

Usiamo un mio foulard per bendarci a turno e dobbiamo cercare l’altra persona. Diamo un vantaggio di 10 secondi attappandoci le orecchie per dare un piccolo vantaggio per scegliere in quale punto della stanza iniziare. Semplicissimo. E divertentissimo perché quando ci si mette di mezzo un letto si possono fare mille capitomboli divertenti per cercare di fare ridere l’altro cercando di capire in che punto della stanza si trovi.

Questa mezz’ora scarsa che dedichiamo al gioco fisico e pieno di sciocchezze divertenti sono una ricarica che so mi mancherà in futuro (in cuore mio spero che continueremo a farlo anche quando avrà 14 anni). Riusciamo a riempire i nostri bicchieri emotivi (per dirla con Lawrence Cohen) in un attimo, ed entrambi diventiamo bendisposti, amorevoli e allegri. Giocando. As simple as that.