5 giochi da fare in aula per creare connessione, anche a distanza.

5 giochi da fare in aula per creare connessione, anche a distanza.
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Oggi più che mai abbiamo bisogno di giocare e la scuola dovrebbe essere il baluardo di una sana cultura del gioco. Credo che ogni giorno, nelle classi di ogni età, sia necessario (non solo auspicabile) proporre almeno un gioco che permetta a studenti e docenti di connettersi in maniera autentica, di ridere insieme, di emozionarsi e così di apprendere con gioia.

Le scuole dovrebbero essere fucine di emozioni, ce lo dice Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dell’educazione e dello sviluppo, nel famoso TedTalk “Cortocircuiti emozionali” , e ce lo ricorda Paolo Mai, educatore e fondatore dell’Asilo nel Bosco di Ostia Antica che – da anni – parla di Educazione Emozionale.

E, il gioco, è uno dei ponti più immediati con le emozioni, l’apprendimento, la creazione del senso di appartenenza, lo sviluppo di competenze soft. Per questo vi presentiamo alcuni possibili giochi che ogni insegnante o educatore potrà donare alla classe, per nutrire quella relazione incredibile e potenzialmente trasformativa che si instaura tra insegnanti e alunni. Se ne conoscete altri scriveteli nei commenti 🙂

 

  • Che oggetto sei?

    Chiedi ai tuoi studenti di scegliere un oggetto in classe da mostrare agli altri e raccontare il perché della scelta. Potrebbe essere un oggetto che li ha sempre colpiti, in cui si riconoscono, che crea loro qualche difficoltà o come metafora per raccontare qualcos’altro. Questo è un buon modo per lasciare che gli alunni condividano le loro emozioni, pratichino l’ascolto e si riconoscano negli altri. Un’altra opzione è far scegliere loro – o far portare da casa – un oggetto a cui è legata una storia significativa e lasciare che la raccontino alla classe. Se la classe è molto numerosa potrebbero farlo in piccoli cerchi di 4 o 5 persone.

  • Una verità, due bugie

    Chiedi ai tuoi studenti di condividere 3 avvenimenti della loro vita, di questi solo uno dovrà essere vero. Il resto della classe dovrà capire qual dichiarazione delle tre è vera e quali false (potranno farlo per alzata di mano). Come variante questo gioco può essere fatto anche a coppie o in piccoli gruppi.

  • Gioco dei mimi

    Consegna a ogni studente un biglietto con su scritta una parola, ognuno di loro dovrà mimare la parola che ha ricevuto alla classe ( possibili categorie per le parole: mestieri, animali, titoli di libri che tutta la classe ha letto, favole, personaggi famosi, cibi, sport). Potranno scegliere anche di mimare un avvenimento particolare e condiviso da tutta la classe o una parola scelta da loro.

  • Acrostici

    L’acrostico è un componimento poetico nel quale le prime lettere di ogni verso, lette per ordine, danno un nome o altre parole determinate (Dante o Boccaccio ne facevano un uso piuttosto raffinato). Ai nostri alunni possiamo chiedere di usare le lettere del loro nome (o le lettere di qualsiasi altra parola) per creare una frase di senso compiuto o un titolo di giornale. Ad esempio con il nome Lucia posso scrivere “L’ Università Cita Inavvertitamente Ancona” – oppure – “Le Ucraine Corrono Inciampando Abbracciate”.

  • C’è qualcuno che come me?

    L’insegnante inizia facendo la domanda “C’è qualcuno che come me… ama passeggiare in montagna?“. Tutti gli alunni che amano passeggiare in montagna dovranno alzarsi in piedi, rimanendo sul posto, e dire insieme ad alta voce “Io!”. invitate le persone in piedi a guardarsi tra di loro e realizzare che hanno in comune una passione. Tra queste l’insegnante ne sceglierà una (dicendo ad alta voce il nome) che a sua volta dirà un nuovo “C’è qualcuno che come me… ama i film d’azione?”, e così via. Invitate gli studenti a scegliere caratteristiche particolari e uniche!

Ora – se ne avete voglia e siete arrivarti fin qui – vi propongo di giocare insieme e lasciare traccia del vostro passaggio nei commenti 🙂 proprio con un acrostico, partendo dalle lettere del vostro nome. E – se credete possa essere di una qualche utilità – condividete l’articolo con i vostri amici insegnanti!
 
Leggi l’articolo “Deprivazione dal gioco: cos’è e come possiamo evitarla”